D’in su la vetta del Parlamento antico
Berlusconi solitario, alla rovina
Cantando vai finché non more tutto;
E si lamenta la Nazione per questa sorte.
Gli speculatori intanto
ci mandano all’aria e per i mercati esultan,
sì che a pensarci ci s’intristisce il core.
Odi Bersani belar, muggir Casini;
Gli altri cretin contenti, a gara insieme
Per lo libero Parlamento fanno mille giri,
in cerca di una poltrona migliore:
Tu fregandotene la Nazione rimiri;
Non ti dimetti, non la pianti,
Non ti frega l’agonia, sfidi gli schiaffi;
Canti e così ci piazzi
In Europa e in fine al mondo giù nel torpore.
Povero Leopardi!