Problema: avendo il proposito di far passare una legge incostituzionale sulle intercettazioni ed essendo tale proposito palesemente contrario al “sentire” popolare, soprattutto in un periodo di forti tensioni sociali aggravate dalla crisi economica, se voi foste uno dei rappresentanti di questi poteri che vorrebbero chiudere il discorso, aperto già da lungo tempo, riguardo l’insabbiamento dei vari complotti e degli intrighi di palazzo a vari livelli, usati per portare avanti i propri interessi e quelli dei vostri sodali, come fareste ad ottenere tale consenso dell’opinione pubblica senza farvi additare da gran parte della nazione quale servo e servitore di un pensiero politico e, soprattutto, economico che sta portando gran parte del mondo alla rovina totale?
Soluzione: dati tali presupposti, evidentemente non del tutto favorevoli, occorre prepararsi l’appoggio di alcune testate giornalistiche, in primis quelle che apparentemente in passato sembravano maggiormente combattere i “giullari” della politica nostrani (che come è ben noto a tutti oramai, non hanno mai contato niente in realtà nel quadro politico internazionale, cioé quello che comanda anche da noi); poi, al momento giusto, basta far uscire da un settimanale notoriamente a noi contrario una “fuga di notizie” preparata ad hoc, pronta giusto, giusto per una smentita indignata, circa ingiuriose dichiarazioni, per l’appunto presunte, che “mai” sarebbero state profferite da una carica dello Stato così al di sopra di ogni sospetto, quale appunto voi siete, per poi avere maggiore forza nel richiedere un duro intervento della Corte costituzionale proprio circa il problema da voi stessi sollevato sulla necessità di intevenire in “soccorso” della vostra onorabilità. E così sia!
Geniale, no?
Tutto questo il giorno dopo aver data la vostra piena “solidarietà” pubblica ai minatori del Sulcis che stanno combattendo per la loro sopravvivenza fra la completa disperazione delle loro famiglie, ma ovviamente lo avete fatto con viva e vibrante partecipazione…