La miopia politica della nostra italietta non finirà mai di stupirmi: un sabba di dichiarazioni di giubilo in rete e su tutti i tipi di media s’è scatenato da qualche giorno ed ha avuto il clou stasera con le “annunciate” dimissioni del Governatore della Regione Lazio, Renata Polverini. Intendiamoci, mai tanto m’è stata invisa una “politica” quanto costei, essendo a capo di un organismo politico con il quale ho avuto a che fare, per mia sfortuna, facendone direttamente le spese da un punto di vista lavorativo, con un cambiamento di vita radicale; ciononostante ritengo quantomeno miope, come dicevo, gioire per un fatto così insignificante all’interno del distrutto quadro politico di questo Paese. E’ un po’ come quando si dimise Berlusconi: i giochi erano già fatti da tempo. Ci si stupisce per gli scandali di festini e sperperi, come se nessuno sapesse, come se cadessero tutti ora dal pero: ma per favore! Tutti sapevano, tutti erano d’accordo, nessuno escluso, per convenienza e/o connivenza. Anche i cosiddetti giornalisti, quando il piatto gli viene servito caldo, si sbizzarriscono a denunciare, facendosi paladini dell’indignazione di questo popolo sonnolento, che si sveglia solo quando gli sbattono sotto gli occhi, fra una velina mezza svestita ed una partita di calcio, una realtà che supera la fantasia e di molto. Questo è un Paese morto, io lo sto dicendo da molto tempo, e questo è solo l’ennesimo capitolo di una farsa che ciascuno, ogni giorno, recita a soggetto: povero Pirandello, sembra aver scritto in vano il suo capolavoro teatrale. Il nostro è un popolo notoriamente poco avvezzo alla lettura e men che mai alla frequentazione dei teatri; deve essere per questo che non capisce il copione che segue ogni giorno inconsapevolmente. Chissà cosa ci sarà scritto sulla pagina di domani! Basta girarla questa benedetta pagina, basta girarla e leggere!
Luigi Pirandello |