Tema: dato uno Stato, che dovrebbe essere sovrano, come fare a smembrarlo ed appropriarsi dei suoi beni restando completamente impuniti?
Svolgimento: semplice! Metti ai vertici del comando tutti “tuoi” uomini, li fai passare come “i salvatori della Patria”, gli fai applicare una serie di provvedimenti economici completamente tendenti a favore dei tuoi interessi, privatizzazioni e svendita delle sue aziende strategiche et voilà, il gioco è fatto!
Questo è un ipotetico piano “complottistico”, frutto della mente distorta di un blogger, mentre la realtà dei fatti vede gente come Monti prima, Saccomanni poi, dichiarare la per niente velata intenzione di privatizzare e svendere aziende come Eni, Enel e Finmeccanica con la scusa ufficiale di tentare un ripianamento dell’irripianabile, cioè il debito pubblico italiano (cosa già tentata con evidente fallimento negli anni ’90, leggi Iri).
Svolgimento: semplice! Metti ai vertici del comando tutti “tuoi” uomini, li fai passare come “i salvatori della Patria”, gli fai applicare una serie di provvedimenti economici completamente tendenti a favore dei tuoi interessi, privatizzazioni e svendita delle sue aziende strategiche et voilà, il gioco è fatto!
Questo è un ipotetico piano “complottistico”, frutto della mente distorta di un blogger, mentre la realtà dei fatti vede gente come Monti prima, Saccomanni poi, dichiarare la per niente velata intenzione di privatizzare e svendere aziende come Eni, Enel e Finmeccanica con la scusa ufficiale di tentare un ripianamento dell’irripianabile, cioè il debito pubblico italiano (cosa già tentata con evidente fallimento negli anni ’90, leggi Iri).
Lo stanno scientemente smembrando questo Paese, come stanno smembrando l’Europa intera (Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda ed ora noi. Poi sarà il turno della Francia). La Germania non ce la faranno, perché troppo forte economicamente e perché è la concausa di questo stato di cose, come ho già avuto modo di dire in questo blog in più di un’occasione. La domanda che continuo retoricamente a porre e pormi è, parafrasando chi di politica se ne intendeva indubbiamente più di me: quo usque tandem abutere patientia populis?