Mentre nell’italica penisola del sole e della buona cucina si parlava di unioni civili e dell’ugula d’oro della stagione, cosa è accaduto nel resto del mondo che gli ignari italioti non sanno?
Ebbene sì, il mondo gira per tutti, ma non per l’italico popolo. Per loro è l’ombelico il posto più lontano dove riescono a volgere il proprio sguardo. E non sempre neanche fino a lì.
Mentre ci si accapiglia su stepchild adoption (in italiano “adozione del figliastro”) o quanto s’è rifatto la faccia Garko, in Europa accadono un po’ di cosucce del tutto secondarie delle quali, però, i media nostrani -e non solo- non dicono nulla o quasi. In Ucraina, per esempio, la polizia nazionale (collusa con il regime), ovvero la cosiddetta Milizia, è stata nottetempo sostituita in toto da una nuova forza armata, la Polizia, formata da giovani uomini e donne il cui solo addestramento è consistito in 3 mesi di istruzioni. Primo risultato omicidi in strada da parte di costoro nella capitale Kiev. Colpi di mortaio vengono sparati nella città senza motivo apparente, senza spiegazione alcuna.
Nel frattempo in Siria venti di guerra si alzano fra Turchia e Russia, cosa questa che coinvolgerà inevitabilmente la Nato (quindi tutti noi).
Quel gran paravento (per non dire paraculo) del nostro Presidente del Consiglio non perde occasione per far sapere che fa la “voce grossa” con l’Europa. E tutti lì a dire: “Ah, però! Ha ragione, questa volta gliene diciamo quattro a quei burocrati di Bruxelles che vogliono decidere delle cose nostre. E’ ora che la finiscano. Basta. Usciamo dall’Europa”.
Beh, a parte che è vero che “l’Europa” vuole decidere del nostro futuro, ed in particolare una piccolissima manciata di Stati capitanati dalla Germania, ma il punto non è questo. Renzie non intende minimamente mettersi contro l’Europa. Per due motivi. Primo perché non ne avrebbe la caratura per farlo, secondo perché è tutta una messa in scena quella che fa. Lo scopo è abbastanza evidente: dare la colpa all’Europa ed agli euroburocrati per l’ormai palese fallimento della politica degli annunci che sta sempre più venendo a galla nel Paese delle canzonette. Così come è accaduto con Tsipras in Grecia (che sta per scoppiare con una guerra civile). E siccome Sanremo non dura per sempre…, occorre fare qualcosa per distrarre gli italioti. E allora dagli con i diritti civili, o presunti tali, negati o con gl’interventi sulle pensioni, tagliando alle vedove diritti acquisiti per non parlare del “bail in“.
Prossimo passo: la supplica alla Gran Bretagna di non lasciare la povera Europa in balìa di se stessa: magari lo facesse!
Ebbene sì, il mondo gira per tutti, ma non per l’italico popolo. Per loro è l’ombelico il posto più lontano dove riescono a volgere il proprio sguardo. E non sempre neanche fino a lì.
Mentre ci si accapiglia su stepchild adoption (in italiano “adozione del figliastro”) o quanto s’è rifatto la faccia Garko, in Europa accadono un po’ di cosucce del tutto secondarie delle quali, però, i media nostrani -e non solo- non dicono nulla o quasi. In Ucraina, per esempio, la polizia nazionale (collusa con il regime), ovvero la cosiddetta Milizia, è stata nottetempo sostituita in toto da una nuova forza armata, la Polizia, formata da giovani uomini e donne il cui solo addestramento è consistito in 3 mesi di istruzioni. Primo risultato omicidi in strada da parte di costoro nella capitale Kiev. Colpi di mortaio vengono sparati nella città senza motivo apparente, senza spiegazione alcuna.
Nel frattempo in Siria venti di guerra si alzano fra Turchia e Russia, cosa questa che coinvolgerà inevitabilmente la Nato (quindi tutti noi).
Quel gran paravento (per non dire paraculo) del nostro Presidente del Consiglio non perde occasione per far sapere che fa la “voce grossa” con l’Europa. E tutti lì a dire: “Ah, però! Ha ragione, questa volta gliene diciamo quattro a quei burocrati di Bruxelles che vogliono decidere delle cose nostre. E’ ora che la finiscano. Basta. Usciamo dall’Europa”.
Beh, a parte che è vero che “l’Europa” vuole decidere del nostro futuro, ed in particolare una piccolissima manciata di Stati capitanati dalla Germania, ma il punto non è questo. Renzie non intende minimamente mettersi contro l’Europa. Per due motivi. Primo perché non ne avrebbe la caratura per farlo, secondo perché è tutta una messa in scena quella che fa. Lo scopo è abbastanza evidente: dare la colpa all’Europa ed agli euroburocrati per l’ormai palese fallimento della politica degli annunci che sta sempre più venendo a galla nel Paese delle canzonette. Così come è accaduto con Tsipras in Grecia (che sta per scoppiare con una guerra civile). E siccome Sanremo non dura per sempre…, occorre fare qualcosa per distrarre gli italioti. E allora dagli con i diritti civili, o presunti tali, negati o con gl’interventi sulle pensioni, tagliando alle vedove diritti acquisiti per non parlare del “bail in“.
Prossimo passo: la supplica alla Gran Bretagna di non lasciare la povera Europa in balìa di se stessa: magari lo facesse!