La falsa alternativa che è concessa ai cittadini di mezzo mondo, Europa in testa, è quella di poter scegliere fra partiti di destra o presunti tali, per lo più bollati con l’appellativo di “populisti” e partiti sé dicenti difensori dei valori democratici e, nel caso del vecchio continente, dei valori europei, in realtà vuoti propositi sotto cui si cela solo una moneta unica imposta. I secondi, in realtà, non sono partiti progressisti, con un vago “sapore” di valori di quella che una volta si sarebbe detta “sinistra”, bensì sono la faccia nascosta di un capitalismo finanziario che ha oramai preso il posto di unico “rivale” alle idee di “destra”, essendo a sua volta quanto di più reazionario si possa presentare sul panorama pubblico politico internazionale. Un esempio lampante è Macron in Francia, candidato artificiale creato dalle èlite appositamente per avversare la Le Pen, vista la debolezza degli altri fantocci che partecipavano alla gara per le elezioni. Il problema è che, non essendoci più un pensiero che si contrappone al liberismo dilagante, qualunque affermazione di “buon senso” fatta da parte di chi è di “destra” viene automaticamente bollata come fascista da chiunque pensi la stessa identica cosa. Ad esempio dire che c’è bisogno della certezza del diritto non è di “destra”, bensì una regola basilare dello Stato, ma per il fatto stesso che viene detto dalla “destra” diventa per ciò stesso un modo di intendere lo Stato, e con esso chi pensa che sia un concetto valido, come “fascista”. Anche Hitler o Mussolini ogni tanto avranno detto cose di buon senso, ma questo non ha fatto di tali pensieri un pensiero “nazista” o “fascista”. La nitroglicerina di per sé non è necessariamente negativa: se usata per scavare le miniere è positiva, se usata per far saltare in aria qualcuno è negativa. Dipende dall’utilizzo che se ne fa e da chi la usa. Ma questo è. In questo periodo storico non si può dissentire senza essere tacciati di fascismo e di essere reazionari. Il pensiero deve essere pensiero unico. Non si può dissentire, non si può essere “terze parti” nel discorso: o si sta di qua o si sta di là. Non c’è una terza via. Caso lampante di questi giorni la questione sulle Ong che scorrazzano nel Mediterraneo. Nessuno nega che ve ne siano (e vi sono sempre state) di “sane”, per così dire genuine, ma è tuttavia legittimo chiedersi come mai ne siano proliferate così tante ultimamente e perché operino in quel modo come fanno, prendendo i migranti praticamete sulle coste libiche e scaricandoli direttamente sulle coste italiane. Non è reato chiedersi chi le finanzi e non è reato non accettare la voce unica che su questa faccenda viene propagandata dalla mattina alla sera ovunque, dalla Chiesa in testa. Chiesa che peraltro io non considero un attore internazionale neutrale, bensì parte attiva in tutto ciò che sta accadendo in questo periodo storico (come negli altri della Storia del resto). Così, io che sono mago, faccio una previsione che temo che si avvererà: scommettiamo che nel momento in cui si andasse avanti con le indagini e venisse rotto questo vaso di Pandora sulle Ong, bloccando o rallentando significativamente lo sbarco dei migranti, inizieranno ad esserci attentati anche da noi in Italia? Finora non sono avvenuti e tutti dicono grazie ai nostri “intelligenti” servizi di sicurezza… così intelligenti che in più epoche hanno fatto parte attiva dei disastri nel nostro Belpaese (attentati, stragi, rapimenti, ecc., almeno per la loro parte “deviata”). Ma scommettiamo che, purtroppo, in quel caso inizierebbero anche da noi? Spero tanto di sbagliarmi, ma vedremo.
In Italia c’è un’aria da decadenza di fine impero, proprio come quando finì quello Romano. Disordine, noncuranza, nessun rispetto delle regole e della legge. Un Paese in disfacimento totale. Il lungo inverno del nostro scontento sta purtroppo solo iniziando temo. A meno che…