Noi italiani siamo uno splendido esempio di esperimento sociale. Siamo diventati sempre più, col passare del tempo e complici i media, un popolo di senza cervello, che risponde istintivamente agli stimoli, qualunque siano e da qualunque parte provengano. Non mi riferisco al Coronavirus, il Covid-19, l’ultima “peste” diffusa nel mondo come perfetto esperimento sociale, ma alla miriade di stimoli che ci vengono quotidianamente propinati che vanno dalle mode più stupide, alle campagne “contro l’odio”, all’anti “fascismo” o al martellamento sui social media di notizie di ogni genere. Come il famoso esperimento di Pavlov rispondiamo prontamente, sbavando, insultandoci fra di noi, fra fazioni diverse. Perché l’italiota è tifoso per antonomasia, ovviamente.
Le ultime disposizioni prese dal Governo di Giuseppi in merito al contenimento della diffusione del virus (non parlerò qui di come secondo me sia nato e si sia diffuso) con apposito Dcpm (9 marzo) prevedono azioni da tempi di guerra: divieto di spostamento se non per comprovati motivi quali quelli di lavoro, sanitari o per esigenze sanitarie (bisogna compilare apposito modulo con un’auto-certificazione); divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus; controlli in autostrade, sui treni e negli aeroporti. La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è l’arresto fino a 3 mesi o multa fino 206 euro (articolo 650 del Codice penale); nei casi più gravi si applica l’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica). Inoltre le misure prevedono lo stop di 2 mesi delle attività dei tribunali, potenziamento del SSN e requisizione da parte della Protezione civile di ospedali, hotel, alberghi e mezzi. Un bollettino di guerra in pratica.
Non c’è altra nazione al mondo (se non la Cina, dove notoriamente il sistema sociale è ben differente) in cui si sono messe in atto misure del genere. Forse Francia, Germania o Spagna, per rimanere in Europa, non hanno lo stesso problema? Certo che sì. Viene volutamente tenuto sottotono. E questo al di là del fatto che il virus sia veramente così pericoloso o meno. Visto che un vaccino non c’è (in realtà c’è benissimo, solo che non viene per ovvi motivi reso disponibile, ma questo è un altro discorso perché io sono un noto complottista) non si può far altro che adottare comuni misure di igiene personale e rafforzamento delle difese immunitarie dell’organismo. Lavarsi bene le mani, il viso e gli occhiali (se li si porta), prendere vitamine quali la C e la D e evitare di dare la mano alle persone o salutarsi con baci. Per il resto non si può fare altro.
Dunque, tornando a noi, l’Italia è la sola nazione che abbia adottato misure del genere e non perché, come ce la raccontano siamo “più responsabili” degli altri, bensì perché siamo i soli disposti a farlo. I nostri “non” politici, al servizio delle élite finanziarie mondiali, emettono norme ad uso e consumo di un grande esperimento sociale e noi italioti obbediamo senza pensarci su. Questo perché siamo tutti tecnici di calcio quando si tratta di sparare cavolate, ma ci affidiamo ai “competenti” quando si parla di cose serie dove dovremmo capire cosa vada effettivamente fatto o meno.
Quello che non ci dicono, i cosiddetti esperti, che per far fronte in minima parte all’inevitabile disastro economico che si sta preparando (non ne usciremo vivi) il Governo di Giuseppi si appresta a comunicare a Bruxelles (la nostra mamma amorevole) uno sforamento di bilancio di 7,5miliardi (tanto per iniziare) che ci verranno concessi in via eccezionale salvo poi accettare “obbligatoriamente” il MES, ovvero la confisca forzosa dei nostri beni. E sarà magicamente Grecia. Benvenuti in Europa, la mecca delle nuove generazioni cresciute nel mito dell’Erasmus e dei confini “aperti”!
(L’unico lucido è Sgarbi)