Un breve articolo per chiarire quelle che, a mio parere, sono due “falsità” create ad hoc.
Allargamento della Nato
La prima riguarda l’andamento dell’allargamento dell’Alleanza atlantica. Quanti ritengono che la Nato abbia rotto gli accordi del post Muro di Berlino (ossia che in cambio della caduta del medesimo l’Occidente non avrebbe dovuto tentare di inglobare gli ex Stati dell’Unione Sovietica, cosa invece puntualmente accaduta) stanno gridando allo scandalo. Tuttavia, secondo me, nel corso del tempo, quella che era una verità inoppugnabile s’è modificata in vista dello sviluppo rapido che s’è deciso di dare al futuro (molto prossimo) del mondo da parte di tutti gli attori partecipanti. Ciò che sta avvenendo è una spartizione di sfere geopolitiche prestabilite (ne ho scritto qui).
In parole povere Usa e Gran Bretagna da una parte (con i loro accoliti Canada ed Australia), Russia e Cina dall’altra (e accoliti vari anche in questo caso), stanno portando rapidamente a termine tale spartizione, dove l’Ucraina rappresenta il confine europeo delle reciproche sfere d’influenza. Pertanto l’entrata di Svezia e Finlandia all’interno della Nato non è altro che un ulteriore passo verso il consolidamento programmato di queste sfere d’influenza. Il tutto fatto passare come il proseguimento dell’iniziale rottura dei patti da parte della Nato. Quale scusa migliore della guerra in Ucraina per accelerare tale processo?
“Vaccinati” famosi che si ammalano
La seconda “falsità” riguarda i casi di malattia Covid riscontrati nei più famosi fra i propugnatori della campagna vaccinale, ad iniziare da quel Anthony Stephen Fauci che un ruolo di primo piano ha rivestito in tutta questa vicenda. Il controverso dottor Fauci si sarebbe ammalato con la variante Omicron pur essendo (così dice la vulgata) vaccinato per ben quattro volte. Subito un coro di “avete visto!” si è levato fra le fila di quanti sono sempre stati contrari (giustamente) alla vaccinazione di massa per il Sars Cov 2. In realtà, quel che penso è che sia tutta una messinscena, così come lo è il fatto stesso che si sarebbe vaccinato (lui ed altri attori attivi di questa pantomima), per far vedere alla massa delle pecore che veramente si sono vaccinate e che poi si sono ammalate lo stesso, magari finendo anche in ospedale, che sì, ci si ammala dopo ben 4 dosi di vaccino, ma in modo più lieve rispetto ad un non vaccinato. Ovviamente quest’ultima è una palese falsità, cosa ampiamente dimostrata da studi recenti pubblicati sulle più blasonate riviste mediche e come risulta da un recente studio effettuato in Gran Bretagna. Ma per il popolo bue quel che conta è l’esempio e la ripetizione come un mantra della notizia falsa, diffusa dai media di regime.
In pratica tutti costoro penso che siano il classico specchietto per le allodole, il coniglio tirato fuori dal cilindro per tranquillizzare quanti, a questo punto, un piccolo dubbio iniziano (miracolo!) a farselo venire. Che ci si vaccina a fare se ci si infetta ugualmente e si rischia di finire in ospedale in molti casi?
Ovviamente non posso provare concretamente tali tesi, anche se le indicazioni per supporre che siano giuste sono molteplici. Diciamo che io sono uno che tende a pensare male, ma come diceva il cardinale Giulio Mazzarino (poi ripreso da Giulio Andreotti): “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.
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