La situazione è grave, anzi direi gravissima. Ciò che sta accadendo in Italia non ha precedenti e, cosa questa che ha dell’incredibile, nel silenzio generale dei cosiddetti “intellettuali” e costituzionalisti di tutto il Paese. Tranne qualche sporadica eccezione che, purtroppo, ha ben poca risonanza. Io non so se il fatto di essere all’interno del Paese non faccia ben rendere conto di cosa stia in realtà accadendo, ma vista da fuori la cosa è abbastanza chiara nella sua gravità: stanno letteralmente distruggendo le basi democratiche e le istituzioni del nostro Paese, con la complicità più o meno cosciente di personagiucoli da strapazzo, quali quelli della nostra attuale classe politica. La “smania” di riforme, della Costituzione in primis, non è casuale, bensì, a mio parere, è un lucido piano di smantellamento delle istituzioni repubblicane (cosa questa già in parte attuata in Grecia ed altri Paesi europei) messa in atto “usando” dei giovani incompetenti, messi lì alla bisogna e fatti scientemente passare come il “nuovo” che avanza e cambia le cose.
Un intero Paese obnubilato dai suoi problemucci interni ed ovviamente coinvolto dal crescente tasso d’impoverimento quotidiano (non frutto di circostanze, bensì voluto ad hoc).
Non c’è che dire! Il piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli, rivisitato e modificato secondo nuove necessità e variazioni impreviste (leggi Movimento 5 stelle) nel quadro politico italiano. E, ripeto, tutto questo nell’assordante silenzio della cosiddetta Intellighenzia di questo nostro povero Paese. Direi purtroppo che non c’è molta speranza
Un intero Paese obnubilato dai suoi problemucci interni ed ovviamente coinvolto dal crescente tasso d’impoverimento quotidiano (non frutto di circostanze, bensì voluto ad hoc).
Non c’è che dire! Il piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli, rivisitato e modificato secondo nuove necessità e variazioni impreviste (leggi Movimento 5 stelle) nel quadro politico italiano. E, ripeto, tutto questo nell’assordante silenzio della cosiddetta Intellighenzia di questo nostro povero Paese. Direi purtroppo che non c’è molta speranza
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