Ho incontrato l’amore

Ho incontrato l’amore

Ho incontrato l’amore l’altro giorno sul mio cammino
Era vestito con un cappottino grigio ed un cappello di lana rossa
Era bello a tal punto da illuminare lo spazio che aveva attorno.
Mi ha emozionato fin nel profondo dei miei pensieri
Sono rimasto senza parole, soltanto con le mie sensazioni.
Non so se mi abbia notato
So per certo che ha portato via con sé un pezzo della mia anima
E sono stranamente felice di non ritrovarla

Boldini – Ritratto della principessa di Isenburg Birstein

La bella terra dove fiorivano i limoni

La bella terra dove fiorivano i limoni

Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn?

Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn,
Im dunkeln Laub die Gold-Orangen glühn,
Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht,
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht?
Kennst du es wohl?
Dahin! dahin
Möcht ich mit dir, o mein Geliebter, ziehn.

Kennst du das Haus? Auf Säulen ruht sein Dach.
Es glänzt der Saal, es schimmert das Gemach,
Und Marmorbilder stehn und sehn mich an:
Was hat man dir, du armes Kind, getan?
Kennst du es wohl?
Dahin! dahin
Möcht ich mit dir, o mein Beschützer, ziehn.

Kennst du den Berg und seinen Wolkensteg?
Das Maultier sucht im Nebel seinen Weg;
In Höhlen wohnt der Drachen alte Brut;
Es stürzt der Fels und über ihn die Flut!
Kennst du ihn wohl?
Dahin! dahin
Geht unser Weg! O Vater, laß uns ziehn!

§

Conosci tu la terra dove fioriscono i limoni,
gli aranci dorati rilucono fra le foglie scure,
una mite brezza spira dal cielo azzurro,
il mirto immoto resta e alto si erge l’alloro,
La conosci tu, forse ?
Laggiù, laggiù
Con te, amore mio, io vorrei andare.
Conosci tu la casa ? Il tetto riposa su alte colonne,
risplende la sala, la stanza riluce,
e si ergono statue di marmo che mi guardano:
Che cosa ti hanno fatto, povera bambina ?
La conosci tu forse ?
Laggiù, laggiù
Con te, mio difensore, io vorrei andare.
Conosci tu la montagna e il suo sentiero fra le nuvole ?
Il mulo cerca il suo cammino nella nebbia;
Nelle grotte vive la stirpe antica dei draghi;
Si sgretola la rupe e su di essa si chiudono i flutti,
La conosci tu, forse ?
Laggiù, laggiù
E’ il nostro cammino; andiamo, padre mio!

Tischbein Johann – J.W. Goethe in the countryside of Rome
La Germania, figlia ingrata della Grecia

La Germania, figlia ingrata della Grecia

Questo post è un cruccio personale che viene dal profondo e che vuole esprimere un mio rammarico personale. Alle volte le colpe dei figli ricadono pesantemente sulle vite dei padri: è il caso, a mio parere, delle grandissime colpe della Germania moderna nei confronti dell’Europa tutta.
L’immensa eredità ricevuta in dote dal nostro continente da parte dell’antica Grecia  è andata persa quasi in modo definitivo: i valori culturali espressi dal pensiero filosofico greco, fondatori e fondanti dello stesso pensiero latino prima, francese poi e tedesco infine, non sono stati interpretati come la base di partenza per un fronte comune europeo contro la filosofia neoliberista espressa dalle lobbies finanziarie e bancarie d’oltre oceano. E’ quasi superfluo dire che pochissimo sarebbe bastato perché la Grecia non fosse stata portata a ridursi in condizioni a dir poco umilianti; e questa è la prima colpa in primis della Germania, Paese indiscutibilmente leader nell’Europa comunitaria, ma non è la sola o la più grande. Chi, come i tedeschi, ha un carico culturale fra i più importanti degli ultimi 3 secoli, ha il dovere morale di sentirsi responsabile nei confronti dell’intero vecchio continente e di chiunque altro nel mondo. Non ci si può ergere al vertice della catena economica e politica di un intero continente, dimenticando il proprio retaggio culturale e la propria responsabilità nei confronti degli altri membri del gruppo di cui ci si pone alla guida. In questo la miopia politica e culturale, più volte da me denunciata, dell’attuale Cancelliere, Angela Merkel, è motivo di stagnazione e sofferenza sociale per l’intero continente. Il lavoro iniziato oramai più di 20 anni fa dall’allora Cancelliere tedesco H. Kohl e dall’allora Presidente delle Repubblica francese F. Mitterrand (altra nazione dall’enorme carico di responsabilità culturale e politica), sembra essere andato irrimediabilmente perduto a causa della supina accondiscendenza della politica della CDU alle direttive economico-politiche imposte dalla BCE e dalla Finanza internazionale. Il ruolo di regia svolto da Stati Uniti e Gran Bretagna in tutta questa enorme faccenda sembra preoccupare ben poco la serafica Cancelliera, che al contrario è sempre stata una fautrice delle politiche estere statunitensi. Sono lontani i tempi in cui, pur nell’atrocità di un avvenimento come la II guerra mondiale, i tedeschi, figli di un pensiero culturale classico, andavano in battaglia con Tito Livio in tasca o, nelle pause delle brutture del conflitto, leggevano con commozione le poesie di H. Heine (ne ho avuta testimonianza orale diretta da chi, quei drammatici avvenimenti aveva vissuto). Ecco, forse hanno loro, e tutti noi con loro, persa la capacità di commuoversi difronte al sentimento umano, quel sentimento che traendo forza dalle nostre radici comuni avrebbe dovuto guidarci verso un’unione politica e d’intenti che non ci avrebbe dovuto far perdere di vista la comune radice umanistica, che avrebbe fatto sì che la Grecia, così come l’Italia, l’Irlanda, il Portogallo, la Spagna e chiunque all’interno dell’Unione si fosse trovata o si dovesse trovare in difficoltà, non fosse considerato alla stregua di un “problema” da risolvere, bensì una parte del tutto da difendere, come in un corpo la lacerazione di una parte viene soccorsa da tutte le altre per ricomporla, perché parte di sé, propria anima, propria carne, proprio spirito.

There can be only one at the end

There can be only one at the end

We are still alive and this is a great success! 2012 is over, the Mayan prophecy is over and everybody has new hopes for the future. We could say that life is beautiful, yes, we could say it… if it were so, but life is just the explication of real events we could say with Hegel, so life is like yesterday, with the same problems, with the same difficulties, with the same big or tiny barriers to climb over. Humankind’s nature is always the same: great expectations, great hopes, great illusions. All that we can do is thinking in a positive way for the future, because we can’t do anything else. Nothing changed from the end of last year to now. The next one will be a very hard year all over the world and I think it will be crucial for everyone, in each country, to focus on the battle to fight against the new world order, set up by bankers and tycoons. The war that is taking place is a global war started some years ago and that will be fight during the next years to come: if they will win, there would be a massacre for the 99% of the population. It shouldn’t be, it wouldn’t be possible. French people usually say: “à la guerre comme à la guerre”, that means that we must fight for our goals until the end, because this is a war and nothing else. Being a good person doesn’t means that you should be patronising and sheepish, so the good aims for the new year are the same of the old one: there can be the only one at the end!


Bei tempi quelli di Lucius Quinctius Cincinnatus…

Bei tempi quelli di Lucius Quinctius Cincinnatus…

“L’antipolitica”, questo El Dorado sulla bocca di tutti i commentatori delle cose italiane, questa panacea di tutti i peccati, originari e non, della “politica” italiana, questa enorme scusa presa in prestito da serie considerazioni, fatte da chi un cervello ce l’aveva (tipo Simone Weil) ed adoperate in modo superficiale e storpiato ad hoc, scimmiottandosi l’un l’altro, parlando in termini estremamente generici, oppure prendendo di mira chi minaccia la propria e l’altrui poltrona di potere (vedi il Movimento di Grillo)! Ora, fermo restando che io non creda affatto che Grillo ed i “grillini” possano essere la soluzione ai mali incancreniti della nostra povera Italietta, purtuttavia penso che siano il tipico specchietto per le allodole (che spero facciano invece un gran servigio alla comunità, spazzando via tutti questi inetti che continuano ad infestare la nostra vita politica nazionale), esposto ad arte per un abitudinario e sonnacchioso popolino, quale il nostro purtroppo è. Vorrei capire esattamente di cosa stiamo parlando: il nostro è un Paese dove quello che una volta era in più grande partito comunista dell’Europa occidentale, con fanfare e squilli di tromba, sbandiera ovunque la propria modernità, palesando un’organizzazione ben oliata per fintissime “primarie”, dandosi un manto di partito “nuovo” e moderno, salvo poi tirare fuori dal cappello il cogniglio delle deroghe alle regole d’incandidabilità dei matusa presenti nei loro organici di partito. Ed ecco che come d’incanto “bella gente” come Rosy Bindi, piuttosto che la Finocchiaro o Fioroni (e con loro altri 7 giovincelli del panorama “politico”) si ritrovano la loro leggina ad hoc interna che li rimette in gioco per l’ennesima volta: ma come! Non erano forse il nuovo? Non erano la “vera politica” nuova, contrapposta appunto a quella fantomatica antipolitica additando i grillini in primis? Questo per non parlare dei giochetti di potere messi su per contrastare l’ascesa “ufficiale” al potere (che di fatto già ha) del valletto Monti, giochetti che vedranno (vogliamo scommettere?) accordi sottobanco con l’ex finto nemico, mummia Berlusconi, (ci sono in ballo il processo Ruby, il pagamento del Lodo Mondadori ed altre cosucce varie) tendenti a destabilizzare, come se ce ne fosse bisogno, l’instabilissimo panorama elettorale.
Tito Livio, nel suo Ad Urbe condita, racconta che Lucio Quinzio Cincinnato, ancor prima della scadenza dei sei mesi di mandato a dittatore, ritenendo concluso il suo incarico pubblico, si ritirò nuovamente a vita privata, tornando ad arare il proprio campo, ma erano altri tempi. E pensare che in Italia di campi da zappare ce ne sarebbero più che a sufficienza per tutti i nostri moderni “cincinnato”, nessuno escluso!
Lucius Quinctius Cincinnatus
With a little help by Aesop…

With a little help by Aesop…

“How old are you”, said the ant to the cicada
“I’m younger than you”, answered the cicada to the ant
“Yes” said the ant, “and this is the reason why I’m wiser than you”
“I’m working hard all day long for the future time, when I will be older”
Few months later the ant died because too tired for hard working
meanwhile the singing cicada is still alive.
Sometimes wisdom, experience and mature age could be more dangerous than frivolously.
The moral is: during life it isn’t so important how much you do, but how lucky you are!
So, take it easy…

Storie di ordinaria rassegnazione

Storie di ordinaria rassegnazione

C’è da dire che qui ad Italialand, il Paese delle meraviglie, non ci si annoia mai. E’ per questo che nel mondo ci riconoscono quindi e non per il fatto di essere gli eredi di Caio Giulio Cesare piuttosto che Seneca,  Dante piuttosto che Leopardi o Manzoni, Michelangelo piuttosto che Tintoretto, Fermi piuttosto che Maiorana, no signori, non è per questo che ci riconoscono all’estero: è per gente come Napolitano e Berlusconi che ci riconoscono all’estero! “E’ con viva e vibrante partecipazione che vi annuncio di essermi fatto fare una sentenza ad hoc nel caso Mancino!”: questo potrebbe essere il succo del discorso nella vicenda che ha visto il Quirinale coinvolto nell’indagine sulle intercettazioni al senatore Mancino per l’indagine sulla trattativa Stato-mafia durante il periodo delle stragi del ’92-’93. Dall’altra parte abbiamo il giullare di corte, che avendo sbagliato professione, s’è dato a quella che una volta era la “nobile arte” della politica, ovvero lo showman Silvio Berlusconi. “Tutti mi chiedono di tornare in politica per salvare l’Italia”. S’è scordato di dire, però, che quel “tutti” era riferito a tutta quella masnada d’incapaci e servi che si era portato in Parlamento durante le sue legislature e che oggi come oggi, vista l’aria che tira, hanno ben compreso che con le prossime elezioni saranno dei “trombati” della politica, senza arte né parte, costretti a fare quello che facevano prima, cioé niente, una volta tornati “semplici cittadini”. Non gli deve esser parso vero cogliere al volo l’opportunità d’agganciarsi al canotto Berlusconi, che tra le altre cose gli aveva chiuso i cordoni della borsa, a cui erano ben abituati, per poter far finta d’essere ancora “vivi” nel panorama “politico” italiano. E così, dopo un falso tentativo d’affrancamento dal padre-padrone Silvio, eccoli lì, quasi tutti, pronti ad osannarlo ed a tesserne le lodi, facendo dietrofront su tutta la linea politica e all’appoggio al Governo di quell’altro bel valletto della Finanza di Monti. Ed il quadro per Natale è pronto. Venghino signori, venghino ad Italialand, più gente entra e più buffoni si vedono! Salvo emigrare, ovviamente…
Graecia capta ferum victorem cepit

Graecia capta ferum victorem cepit

Graecia capta fervm victorem cepit
et artes intvlit agresti Latio;
Quintus Horatii Flacci, Epistulae, II, 156

La Grecia, conquistata [dai Romani], conquistò il feroce vincitore
e le arti portò nel Lazio agreste;
Quinto Orazio Flacco, Lettere, II, 156

Conquered Greece took captive her savage conqueror
and brought her arts into rustic Latium.
Horace, Epistles, II, 156

What a waste of heritage! What a waste of possibilities! What a waste of civilization! It isn’t possible that the mother of all of us, Europe and north America, is in a such condition today, because of the international financial speculation and because of the shortsightedness of the German Chancellor Angela Merkel! And yet, the German people is one of the most cultivated people on earth, a people who gave to the world many genii in all fields of knowledge and should well know the value of the roots of human kind! They should know that it s very dangerous let Culture be overcome by Economics!
I was really shocked by the declarations of the Italian Prime Minister, Mario Monti, in a press conference during a French-Italian meeting, about Greece: he was talking about the situation of this country only considering the economic side of a people, with a such careless about the suffering people, showing how he is the butler of those international financial powers who are became the lords of the world.The only way to escape from the Crisis is to come back to our human roots, of civilization, of common values that are values of ancient Culture, that made Europe first and north America after the leading societies in the world. Saving greek people means save ourselves, our souls, and if clever people understand this will save themselves too!



La terra dei cachi: Italy a place for everyone

La terra dei cachi: Italy a place for everyone

Bersani si, Bersani no
Che bella scommessa;
Renzino si, Renzino no
Che bella promessa;
Se un Bersani ti darò
Poi un Renzino mi darai
E tutti quanti assieme poi
all’Italietta giocherem;
Vendola si, Vendola no
Mi passi i tuoi voti;
Se i tuoi voti tu mi dai
Io poi un posto ti darò;
E alla fine della storia
il più dritto ha la vittoria
e l’italico elettore pensa d’essere il vincitore.


Per gentile concessione di quel genio precursore di Elio

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Everybody lies