Mai più femminicidio

Mai più femminicidio

Mi sembra giusto e doveroso in questo blog porre attenzione su un fenomeno che non rende una bella immagine, indubbiamente, del genere maschile, in Italia in particolar modo. Tale fenomeno è quello che da più parti, forse giustamente, viene menzionato come “femminicidio”. Ritengo che, soprattutto in un Paese fortemente superficiale come il nostro, si tenda troppo a far passare in secondo piano una ormai continua conta di uccisioni di donne da parte di mariti, compagni e quant’altri ritengono di poter far valere la propria prevaricazione sulle loro vittime, ritenendo, evidentemente, d’avere un diritto coperto da una generale accondiscendenza. Questo non deve essere, mai! Almeno in un Paese che si vuole dire civile (l’Italia lo è?). Per anni perfino la giurisprudenza ha coperto queste violenze addirittura con terminologie create ad hoc, derivanti da una evidente prevaricazione secolare maschile, quale, ad esempio, il delitto d’onore. Direi che è il momento per tutti, uomini e donne, di prendere coscienza della necessità di un cambiamento radicale in tale senso; parlo volutamente anche delle donne perché ben poco mi sembra che, quante siano nei luoghi di “potere” politico e non, molto abbiano fatto per imporre all’attenzione comune tale argomento, almeno con la forza che ci si sarebbe potuta aspettare. Da uomo, per quanto mi riguarda, faccio ammenda, nella speranza (temo purtroppo senza seguito positivo) che sempre meno si debba sentire, fra i fatti di cronaca quotidiana, di atti di violenza, anche estrema, da parte degli uomini sulle donne (e in qualche ben più raro caso, anche il contrario).
The Philosophy and the Crisis

The Philosophy and the Crisis

Which is the role of Philosophy during the Crisis time? There has been a vacuum of sense during the last 40 years, more or less. Since the fall of the Berlin Wall the sense of the future of humanity changed completely. It is during the periods of strong changings that Philosophy has its peculiar meaning, giving the roots and the paths for the changing itself. It isn’t a good path leave Economy and  Finance drawing the line on which the world should move on. It would be as to leave the child choosing by himself what he has to study! Duty of Philosophy is to understand what are the problems that come out from the Society, understand the right solutions to those problems, looking to all the possibilities that the development of new needs and ideas come up from the Society itself. One example is “Occupy Wall Street”. Going beyond the ideas that they have, what should be more interesting for Philosophy is the boost to the need of changing. The re-thinking of the idea of Society that we want for our future: the rules that we have now are those that few people decide to give us, without asking if we agreed (obviously). Can we question those rules? Can we imagine a world founded upon other kind of roots? Yes, we can! Philosophy should legitimize a new way for Politics to get possession again of his role into Society, that role that it has given to Finance for a long time. All the movements of protest all over the world are a good point of starting for a new start, even for thinking.
Dai a Dio ciò che è di Dio e alle Borse ciò che è delle Borse…

Dai a Dio ciò che è di Dio e alle Borse ciò che è delle Borse…

E’ di oggi un’ennesima “perla di saggezza” del nostro venerando Presidente della Repubblica dalla Slovenia, dove si trova in visita ufficiale: “Ai Mercati occorre dare un’immagine del Paese consapevole”. Mi ricordo che, quando ero giovane ed ahimé avevo un’educazione cattolica impartita in una scuola “parificata”, il mio insegnante di catechismo citava la famosa frase attribuita a Gesù “Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio” (Ἀπόδοτε οὖν τὰ Καίσαρος Καίσαρι καὶ τὰ τοῦ Θεοῦ τῷ Θεῷ), come riportato dai vangeli sinottici. Dunque c’insegna, il nostro amato Presidente, che il posto una volta occupato dal noto finanziere nonché esimio economista Gaio Giulio Cesare (Ottaviano Augusto, ovviamente), esponente di spicco del clan della gente Julia, vada oggi lasciato alle, altrettanto famose e degne d’onori, Borse. Una volta c’era l’altra “mente” dell’ex PCI Massimo d’Alema che andava a sentire a Londra cosa dicevano i “Mercati”, evidentemente è un “vizio” di partito tendere l’orecchio verso questi signori “Mercati”, che quindi sono ufficialmente riconosciuti come i soli Signori incontrastati dei destini del mondo. Tutto questo mi starebbe pure bene, se non fosse che una domanda mi sorge spontanea dal profondo: ma chi l’ha detto che bisogni lasciare i nostri destini in mano ai potentati economici davanti ai quali la Politica, già da tempo, s’è genuflessa delegandogli tutti i suoi poteri? Nessuno! L’hanno deciso loro stessi e noi tutti, come attratti da un pifferaio magico, continuiamo a dargli credito, facendoci rovinare la vita, anche grazie ai nostri esimi rappresentanti in Parlamento. 


Masaccio – Cesare ed il tributo


Justice is done! Or maybe not…

Justice is done! Or maybe not…

On July 2001, during the night between the 21st and the 22nd, more than 346 cops and 149 Carabinieri beat with a furious violence about 158 people who were in Genoa to support the anti global movment during the G8 meeting. The expression that the officer in charge of the police force, Michelangelo Fournier, used to describe what he saw when he arrived at the Diaz school was “Mexican butchery”. Today the Court of Cassazione (the Italian Supreme Court) has confirmed that the officers Giovanni Luperi, Francesco Gratteri, Vincenzo Canterini and some others were, along with their soldiers, guilty as charged. However nobody will be imprisoned, they will be just suspended from their jobs, because the time period for trying the case under Italian law has expired! Yes, expired like milk or something to eat! Only in Italy something like this could happen, not in other parts of the civil world. Amnesty International said that people who were arrested after the crime in the Diaz school were injured with huge brutality. Justice is done! Or maybe not…
For further information about this topic have a look here or here in italian.

Un Paese agonizzante, anzi morto!

Un Paese agonizzante, anzi morto!

“Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?” (Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà [la tua] sfrenata audacia?) Così arringava M. Tullio Cicerone nel Senato romano nel 63 a. C. contro L. S. Catilina che aveva tentato di farlo uccidere poco prima. Traslando mi chiedo: fino a quando il popolo “pecorone”, nel più dispregiativo dei significati, subirà i continui schiaffi, generosamente elargitigli da questo Governo e dalla politica tutta, accettando decisioni che condizionano la vita di milioni d’individui supinamente, senza reagire in concreto, lasciando che altri, lontano da questa nostra Europa, continuino a prenderci a schiaffi decidendo, attraverso le politiche concrete messe in atto dai loro “emissari” nei posti chiave del comando, del nostro destino? Dopo la “finta” vittoria di Pirro (con tutto il rispetto per Pirro, s’intende!) ottenuta dall’esimio professor Monti a Bruxelles nel recente vertice a quattro (Germania, Francia, Italia e Spagna), arriva in Italia l’ennesima mazzata economica e sociale con i tagli della cosiddetta spending review: previsti tagli ai servizi, nonché al numero dei dipendenti statali (che sicuramente hanno da sempre rappresentato in questo Paese un grandissimo bagaglio di voti elettorali per tutti gli schieramenti politici, ben al di là delle reali necessità della macchina statale, ma che altrettanto sicuramente non sono il più grande problema inerente le “spese inutili” e gli “sprechi” dello Stato italiano). I tagli preannunciati significheranno di sicuro ulteriori difficoltà per la cosiddetta gente comune, che già ha notevoli difficoltà ad usufruire dei più elementari servizi e che vedrà ulteriormente ridursi la possibilità di usufruire di quel minimo di stato sociale che si dovrebbe richiedere da uno Stato che già così tanto richiede alle tasche dei suoi cittadini, soprattutto di quelli meno abbienti. Il Manzoni nei Promessi Sposi tracciò un quadro del “popolino” durante la peste di Milano che mi ha sempre visto concorde. Direi che è il panorama perfetto del comportamento dell’italiano medio che subisce e s’accoda alle decisioni della massa in modo del tutto supino e acritico. E’ per questo che ho sperato che i movimenti nati spontaneamente in tutto il mondo di ribellione nei confronti dello strapotere delle Banche e della Finanza facessero da traino, anche qui da noi, ad un moto di rivolta spontaneo, una sorta di anticorpi per germinazione spontanea, ma temo d’essermi sbagliato, o forse non ho ben colto il senso della misura del popolo nostrano. Il mio è colmo da un pezzo e vista la reazione generale ho già da tempo deciso che non valga più la pena combattere contro i mulini a vento. Se potete, abbandonate questo Paese morto!
Cesare Maccari – Cicerone denuncia Catilina in Senato

 

Obama wins vs the Insurances

Obama wins vs the Insurances

While in Italy Mario Monti waves the flag of his friends, pushing on the review of the rules of our Welfare, in Usa the President Obama wins a fight against the same subjects: the Insurances. Now in Brussels a new play is taking place: a new meeting among the four countries that should go forward a new political system, with new rules. Who wants to make a bet? Nothing new will come out from this meeting, or better nothing really interesting. Usa-Europe: 4-0 won by adjudication!
Omaggio agli artefici dell’Europa

Omaggio agli artefici dell’Europa

[…] λέγεται ἀνὴρ ἄριστος γενέσθαι Σπαρτιήτης Διηνέκης· τὸν τόδε φασὶ εἰπεῖν τὸ ἔπος πρὶν ἢ συμμῖξαι σφέας τοῖσι Μήδοισι, πυθόμενον πρός τευ τῶν Τρηχινίων ὡς ἐπεὰν οἱ βάρβαροι ἀπίωσι τὰ τοξεύματα, τὸν ἥλιον ὑπὸ τοῦ πλήθεος τῶν ὀιστῶν ἀποκρύπτουσι· τοσοῦτο πλῆθος αὐτῶν εἶναι. [2] τὸν δὲ οὐκ ἐκπλαγέντα τούτοισι εἰπεῖν ἐν ἀλογίῃ ποιεύμενον τὸ Μήδων πλῆθος, ὡς πάντα σφι ἀγαθὰ ὁ Τρηχίνιος ξεῖνος ἀγγέλλοι, εἰ ἀποκρυπτόντων τῶν Μήδων τὸν ἥλιον ὑπὸ σκιῇ ἔσοιτο πρὸς αὐτοὺς ἡ μάχη καὶ οὐκ ἐν ἡλίῳ. ταῦτα μὲν καὶ ἄλλα τοιουτότροπα ἔπεα φασὶ Διηνέκεα τὸν Λακεδαιμόνιον λιπέσθαι μνημόσυνα·

Ηρόδοτος, Iστορίαι, VII, 226

Leonida bronzo presso le Termopili
[…] si dice che l’uomo più coraggioso sia stato lo Spartiate Dienece, colui che raccontano abbia pronunciato questa frase prima di venire alle mani con i Medi, avendo sentito dire da uno dei Trachini che, quando i barbari avessero lanciato i loro dardi, con la moltitudine delle frecce avrebbero nascosto il sole, tanto grande era il loro numero; egli allora, per nulla spaventato, avrebbe risposto a queste parole, senza tener in alcun conto il numero dei Medi, che l’ospite Trachinio dava loro buone notizie se, oscurando i Medi il sole, la battaglia si sarebbe svolta per loro all’ombra e non al sole. Questi e altri motti dello stesso tenore si dice che abbia lasciato come ricordo lo spartano Dienece.
Erodoto, Storie, VII, 226

The point of no return…

The point of no return…

Let’s try to summarize what has happened in the last 30 years, more or less. In 1989, on November the 9th, the wall of Berlin fell down. In 1991, on December the 25th, Michail Gorbačëv resigned as leader of USSR. The day after the Supreme Soviet declared the break up of USSR, that had been created in 1922. That was the end of an era and the beginnig of the victory of Capitalism, all over the world. That was the beginning of the Globalisation too and the undisputed domain of the Finance, even in China, the last communist leading country. We could talk about the Trilateral Commission that founded the Crisis of democracy since 1979, but if you want you can take a view about this at this address. What we can discuss about in this post is that from the fallen of USSR all the plans of few people, the strong powers of Finance, started establishing the future of the world. It’s no accident that from that time many wars broke out and a new order established itself. Even the tragedy of the World Trade Center is part of that plan, on my opinion and not only on it. You can think what you want about american people, but they have certainly a strong tradition of free way of thinking and of criticism towards themselves, too. This is a sort of contradiction that make me hope about their capacity to create the antibodies inside their society itself. Occupy Wall street is one of those antibodies. However, on the other side of the Atlantic Ocean, in Europe should be the same kind antibody and should be a new politician leading class, that would be able to help people to take their lifes back, in their hands. The examples of Greece and Spain are only two signals of the power of the Markets, the new Gods of the modern world. If our politicians will not able to give new answers to the direction that the Masters of the world had established some years ago there will be a long dark period in the history of the umanity. Aristotle in the second book of Politics said that the life of the State isn’t in one unity of thinking, in the tyranny given from the high, because it will be the distruction of the State itself. It’s up to us make this point of view our, or we’ll be on a point of no return, forward the social and human disaster.
Schulz vs Monti

Schulz vs Monti

Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Martin Schulz! Udite, udite, quest’oggi in un’intervista in diretta sul Rai 3 il Presidente del Parlamento Europeo ha dichiarato che i sacrifici messi in atto dal Governo Monti non sono stati richiesti dall’Unione Europea. Inoltre, piccolo particolare, ha senza mezzi termini detto che è un’assurdità il fatto che la Banca Centrale Europea dia alle bache italiane denaro a tassi irrisori e quest’ultime ci comprino i titoli di stato italiani (che come ben si sa rendono ben più di quanto esse hanno pagato il denaro) invece di usarlo per finanziare le imprese ed i privati (cosa questa già di per se stessa assurda, ma è un altro discorso). Inoltre, altra “piccola” bordata, ha dichiarato che il nostro Governo avrebbe dovuto pensare ad una tassazione sulle rendite finanziarie, piuttosto che incidere sulle pensioni e quant’altro messo in atto dal venerabile Monti. A distanza di anni, devo dire che Schulz mi sta ancora più simpatico di quanto già mi stesse ai tempi della penosa figura fatta dall’Italia, nei suoi confronti ed in quelli del mondo intero, grazie al menestrello Berlusconi. Ci sarebbero molte puntualizzazioni da fare, ad iniziare da quanto ha giustamente fatto notare l’economista Emiliano Brancaccio circa le tassazioni sulle rendite finanziarie che devono servire come deterrente a tale pratica e non un modo per fare cassa per lo Stato, comunque trovo senz’altro positivo che uno dei maggiori esponenti del partito socialdemocratico tedesco, il partito avversario della miope Angela Merkel, si esponga a tal punto nei confronti della politica filo speculativa del nostro irreprensibile Presidente del Consiglio, il professore bocconiano austero e algido. Altra speranza sono state le sue parole circa la necessità che la Grecia rimanga in Europa, segno di una volontà d’unione che, sinceramente, non credo sia esattamente quanto ha in mente la Cancelliera tedesca e parte della sua nazione. Non è molto, ma bene così. Speriamo non sia il solo a pensarla così in Europa.
Martin Schulz
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Everybody lies