Are we born to be free or slaves?

Are we born to be free or slaves?

Should be the time of the changing for Europe. Should be the time of thinking about the future to choose. The next elections in Greece will be the deadline for saving Europe from its devastating break up. It’s clear that Europe is under fire by the financial speculative powers. The “PIIGS” countries, Portugal, Ireland, Italy, Greece and Spain are continually under attack. In a such situation what leave me astonished is the behaviour and what they say of all the politicians and economists: they speak about Markets, about Banks to save, about differences between italian and spanish banks, about all those things they seem believe to be the real focus of the problem… They seem not understand that all of us are part of a play much more big than we can imagine. They seem not understand that all our economy is based on the speculation of few people and that we have permitted this system of money created out from nothing, by these few people (bankers and financers). It’s very interesting to have a look on movies like this to understand some working processes of the international funding, and this isn’t an obsessive search for supposedly hidden motives behind events or behind people’s actions, but simply a view over the way other people say to us how the things must go on, under their rules. I’m used to think that, how Aristotle said, man is by nature a political animal and for this reason men should take the control of their life, again. The only way to do it is with the political action. Europe needs of its union, under one real Parliament, with one Government and one voice. I don’t think that the politicians that we have now are able to make this changement and the good push forward this direction could come from the popular moviments, like ‘5 stars’ in Italy, or the ‘pirates’ in Germany, or the ‘indignados’ in Spain, or like ‘occupy Wall street’ in Usa. After the elections in Greece, next Sunday, a divide will take place: there isn’t time to delay this kind of political path otherwise the strong powers will win and there won’t be future for the ancient continent and for all the people who want be free, all over the world!
Quam stultum est aetatem disponere ne crastini quidem dominum!

Quam stultum est aetatem disponere ne crastini quidem dominum!

Quam stultum est aetatem disponere ne crastini quidem dominum! o quanta dementia est spes longas inchoantium: emam, aedificabo, credam, exigam, honores geram, tum deinde lassam et plenam senectutem in otium referam. [5] Omnia, mihi crede, etiam felicibus dubia sunt; nihil sibi quisquam de futuro debet promittere; id quoque quod tenetur per manus exit et ipsam quam premimus horam casus incidit. Volvitur tempus rata quidem lege, sed per obscurum: quid autem ad me an naturae certum sit quod mihi incertumest? [6] Navigationes longas et pererratis litoribus alienis seros in patriam reditus proponimus, militiam et castrensium laborum tarda manipretia, procurationes officiorumque per officia processus, cum interim ad latus mors est, quae quoniam numquam cogitatur nisi aliena, subinde nobis ingeruntur mortalitatis exempla non diutius quam dum miramur haesura. [7] Quid autem stultius quam mirari id ullo die factum quod omni potest fieri? Stat quidem terminusnobis ubi illum inexorabilis fatorum necessitas fixit, sed nemo scit nostrumquam prope versetur a termino; sic itaque formemus animum tamquam ad extremaventum sit. Nihil differamus; cotidie cum vita paria faciamus. [8] Maximum vitae vitium est quod inperfecta semper est, quod [in] aliquid ex illa differtur. Qui cotidie vitae suae summam manum inposuit non indiget tempore;ex hac autem indigentia timor nascitur et cupiditas futuri exedens animum. Nihil est miserius dubitatione venientium quorsus evadant; quantum sit illud quod restat aut quale sollicita mens inexplicabili formidine agitatur. [9] Quo modo effugiemus hanc volutationem? Uno: si vita nostra non prominebit, si in se colligitur; ille enim ex futuro suspenditur cui inritum est praesens. Ubi vero quidquid mihi debui redditum est, ubi stabilita mens scit nihil interesse inter diem et saeculum, quidquid deinceps dierum rerumque venturum est ex alto prospicit et cum multo risu seriem temporum cogitat. Quid enim varietas mobilitasque casuum perturbabit, si certus sis adversus incerta? [10] Ideo propera, Lucili mi, vivere, et singulos dies singulas vitas puta. Qui hoc modo se aptavit, cui vita sua cotidie fuit tota, securus est: inspem viventibus proximum quodque tempus elabitur, subitque aviditas et miserrimus ac miserrima omnia efficiens metus mortis.
L.A.Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, Liber XVII
Lucio Anneo Seneca

Come è insensato disporre della propria vita, se non siamo padroni neppure del domani! Come sono pazzi quelli che danno il via a progetti lontani nell’avvenire: comprerò, costruirò, darò denaro in prestito, ne riscuoterò, ricoprirò cariche, e alla fine passerò in ozio, stanco e soddisfatto, la vecchiaia. 5 Credimi: tutto è incerto, anche per gli uomini fortunati; nessuno deve ripromettersi niente per il futuro; anche quello che abbiamo fra le mani ci sfugge e il caso tronca l’ora stessa che stringiamo. Il tempo passa secondo una legge determinata, ma a noi sconosciuta: e che mi importa se per la natura è certo quello che per me è incerto? 6 Ci proponiamo lunghi viaggi per mare e un ritorno in patria lontano nel tempo, dopo aver vagato per lidi stranieri; imprese militari e tardive ricompense di fatiche guerresche, amministrazioni di province e avanzamenti di carriera, di carica in carica, mentre la morte ci sta accanto; e poiché non ci pensiamo mai, se non quando tocca agli altri, di tanto in tanto ci vengono messi davanti esempi della nostra mortalità, che, però, durano in noi solo quanto il nostro stupore. 7 Ma niente è più sciocco che stupirsi che accada un giorno quanto può accadere ogni giorno. Il termine della nostra vita sta dove l’ha fissato l’inesorabile ineluttabilità del destino; ma nessuno di noi sa quanto si trovi vicino alla fine; disponiamo, perciò la nostra anima come se fossimo arrivati al momento estremo. Non rinviamo niente; chiudiamo ogni giorno il bilancio con la vita. 8 Il difetto maggiore dell’esistenza è di essere sempre incompiuta e che sempre se ne rimanda una parte. Chi dà ogni giorno l’ultima mano alla sua vita, non ha bisogno di tempo; da questo bisogno nascono la paura e la brama del futuro che rode l’anima. Non c’è niente di più triste che chiedersi quale esito avranno gli eventi futuri; se uno si preoccupa di quanto gli resta da vivere o di come, è agitato da una paura inguaribile. 9 Come sfuggire a questa inquietudine? In un solo modo: la nostra vita non deve protendersi all’avvenire, deve raccogliersi in se stessa; chi non è in grado di vivere il presente, è in balia del futuro. Ma quando ho pagato il debito che avevo con me stesso, quando ho ben chiaro in testa che non c’è differenza tra un giorno e un secolo, posso guardare con distacco il susseguirsi dei giorni e degli eventi futuri e pensare sorridendo al succedersi degli anni. Se uno è saldo di fronte all’incerto, non può turbarlo la varietà e l’incostanza dei casi della vita. 10 Affrettati, perciò a vivere, Lucilio mio, e i singoli giorni siano per te una vita. Chi si forma così e ogni giorno vive compiutamente la sua vita, è tranquillo: se uno vive nella speranza, si sente sfuggire anche il tempo più vicino e subentra in lui l’avidità della vita e l’infelicissima paura della morte che rende altrettanto infelice ogni cosa.
Torniamo a studiare i classici: hanno già detto tutto in modo impareggiabile!
La decadenza e caduta dell’impero… d’Occidente

La decadenza e caduta dell’impero… d’Occidente

In una famosa opera di Edward Gibbon si delinea la decadenza e la caduta dell’impero romano. Ai nostri giorni qualcuno dovrebbe scrivere una storia e un declino della politica in Occidente, includendo in questo termine tutti i Paesi del vecchio continente, Italia in testa, e molto probabilmente anche gli stessi Stati Uniti d’America. In realtà la crisi della politica in Occidente è iniziata verso la fine degli anni 80 del secolo scorso, quando i due blocchi contrapposti, Stati Uniti ed Unione Sovietica, non ebbero più motivo di essere tali, cioé contrapposti, per lo sgretolamento del secondo. E’ stato quello il momento in cui il potere economico occidentale, formato da non più di 200 individui, decise come si sarebbe dovuto sviluppare il futuro economico e non solo dell’intero mondo. E’ stato in quel periodo che la Politca abdicò il suo potere in favore di quello dell’Economia prima e della Finanza poi. Ovviamente tali decisioni furono prese, come continua ad accadere ai nostri giorni, in stanze lontane perfino dalla percezione della loro stessa esistenza per i più, per i popoli di questo mondo che, oggi più che mai, vede profondi cambiamenti in atto, ovunque. Nuove guerre da quei giorni sono state “create” ad hoc, in parte per scopi d’appropriazione di risorse sempre più scarse, in parte per dar modo di continuare a prosperare alle ricchissime industrie belliche. Questo uno sguardo sommario a livello globale. A livello locale, qui, nell’Italietta dei nani e delle ballerine, o meglio degli ex nani ed ex ballerine, dopo aver permesso a quest’ultimi di “giocare” per un po’ si è deciso di passare ad una fase “operativa” diretta, come sta del resto accadendo in altre parti d’Europa. Se a questo aggiungiamo l’humus sul quale tale cambiamento sta crescendo, cioé una “classe” politica di mezze calzette, capitanate dal nostro venerando Presidente della Repubblica, il “migliorista” amendoliano, figlio di una certa America da lui tanto osannata quando era uno dei massimi dirigenti del Partito Comunista Italiano, il più forte partito comunista d’Occidente dopo quello dell’Unione Sovietica, il saggio Giorgio Napolitano. Gli epigoni del nanetto, l’industrialotto milanese che era stato lasciato governare dai grandi poteri negli ultimi 20 anni (anni in cui ha letteralmente falciato la residua capacità culturale e sociale di questo Paese), rimasugli dei vari partiti che s’erano spartiti il potere negli anni della cosiddetta “prima Repubblica”, dai democristiani ai socialisti per passare ai missini ed ai repubblicani, uniti ai “figli” della classe politica dell’ex PCI, i vari d’Alema, Bersani, Fassino & Co., hanno pensato e, cosa ancora più triste, pensano ancora di poter guidare le sorti di questo Paese, appoggiando ora un governo dell’altro paggetto dei poteri finanziari, l’emissario di Goldman Sachs, Mario Monti.
L’opera di distruzione dei Paesi europei è bella che iniziata ed è già a buon punto, fra poco toccherà aprire anche un nuovo fronte di guerra in Medio Oriente, portando la “libertà” con le bombe in Siria ed in Iran, si tratta solo d’aspettare che sia tutto pronto. 
Ed in tutto questo il resto d’Europa che fa? Al momento sembrerebbe proprio niente, anzi…. Speriamo che la Merkel venga spazzata via dalle prossime elezioni in Germania e che in Francia Hollande si faccia coraggio: certo che sono proprio due piccolissime speranze, troppo piccole!
Now or never more!

Now or never more!

Many things happened in the last weeks in Italy, and all are bad things. Two weeks ago, more or less, the attack against the students in Brindisi, the day after the earthquake in the North, in Emilia, after that the scandal of the football. There was enough and yesterday morning a devastating earthquake happened again in the same place, leaving other dead people under a pile of rubble. This is the picture of the situation, and it isn’t a good one. However is in situations like this that a country and its political class can let see their skills and their capabilities of reaction. The civil society, people, have responded quickly, giving material and economical support to the citizens of  those places and, everywhere in the country, asked to politicians to give a good sign, asking for not celebrate this year the national celebration of the Republic, giving the money required for the military parade to the populations of Emilia, not because that is a great amount of money, 3 million, but just because that is a good sign. The answer arrived by the President of the Republic: the parade will take place, but in the name of the tragedy… No comment!
Now we are waiting for the answer of the Pope to the appeal to not go to Milan, wasting in a moment like this, public money and human resources. We will see.
In my opinion a country that want call itself civil, shouldn’t ask for things like these. Should be a good sign given from its leading class, first of all, the start point, but this isn’t true in our country unfortunately. Is in moments like this that must be thinked again the economic development of the country: instead of thinking to an irrealistic and unuseful bridge over the Straits of Messina, wasting an huge amount of money, should be planned a rebuilding of public buildings, schools and hospitals first of all, with modern criteria and should be put in safety all the rivers and water courses. This because every time there is a new tragedy in Italy we always say the same old things for justifying those bad things that have happened. It’s time to change, it’s time to give a sign of hope to this country, it’s time to say stop to an old way of thinking, to say stop to an old political class or will be too late to save Italy. Now or never more!
Many are the ways of the fate!

Many are the ways of the fate!

Well, let’s try to summarise the last days of the life in Italy. On saturday 19th a bomb killed a young girl and injured another 5, while they were going to school in Brindisi. The night after an earthquake destroyed many towns and killed 7 people in north of Italy in the region of Emilia. On Sunday and Monday (20th and 21) the second turn of the local election of the mayors of many town, had taken place, with very surprising results for the leading parties;they risk to disappear because people voted for new movements, like that called “5 stars” whose leader is an ex comedian, Beppe Grillo. Inside this movement there are new faces, young people for trying to change the political class of this country. These are the facts, and the consequences? In my opinion the bomb that killed the poor school girl is one of those. These are the facts, and the consequences? In my opinion the bomb that killed the poor school girl is one of those. In the history of this country, every time there was an attempt of changing of the leadership of the strong powers, suddenly came out acts of terrorism, like those of the “Red Brigades” during the ’70 and early ’80. Now we know that behind those acts were the C.I.A., the Mafia, and part of our secret services, all toghether to give and “advice” to the State. During these years many attempts of “red herring” were made by many people involved in. And many other killed persons were the price that this country had to pay for the truth. To complete this nice picture all the last actions taken by the Government of Mario Monti, for escaping from the Crisis, he said, are made for a gradual replacement of the public Welfare State with the private services, provided by banks, insurance and financial companies. I told many times that Mario Monti, Mario Draghi, the greek Papademos and others men and women of power are people who come from the school of Goldman Sachs, but this is just a sheer coincidence, obviously… Many are the ways of the fate!
The Tyche of Antioch, Roman copy of a bronze by Eutychides
(Galleria dei Candelabri, Vatican Museums)
Alea jacta est

Alea jacta est

Il dado è tratto. Siamo ad un gradino più alto. Il nostro benemerito Presidente del Consiglio, sue eminenza Mario Monti, ha or ora dichiarato che per questa volta (che magnanimità d’animo!) lo Stato provvederà a quanto necessario alla ricostruzione e al sussidio delle zone terremotate in Emilia, ma, attenzione attenzione, dalla prossima (alluvione, terremoto, frana, disgrazia di vario genere a cui l’Italia non è affatto avvezza…) che non ci si metta in testa che accada nuovamente che lo Stato intervenga: bisognerà che i cittadini si attrezzino con le ASSICURAZIONI private! Signori, l’era dei banchieri, della Finanza, delle lobbies, di cui il prof. Monti è autorevole esponente, è servita. Ora arrangiatevi, sono problemi vostri: il dado è tratto!

Il colore del tuo sorriso

Il colore del tuo sorriso

La mia anima l’ho soffiata via il giorno in cui t’ho vista andare via, senza dire una parola
Le parole, quelle dette e quelle non dette, hanno sempre scandito il nostro rapporto
Siedo alla finestra del mio domani e ti vedo lontana, nella strada del mio passato
Non sono guarito: le ferite che m’hai lasciate le ho coperte con le pieghe del mio dolore
Rimarranno lì, cicatrici di una memoria indelebile e maestra
Ho sperato di veder sparire il tuo ricordo: per quello ci vorrà più tempo, ma stanno già sbiadendo i tuoi bei colori nel fondo della mia mente

The Bundesbank or the Bonds…bank?

The Bundesbank or the Bonds…bank?

The summit of Camp David is over. What did come from that? A wonderful view over the future, over nothing! The final picture taken is that of the german Chancellor, Angela Merkel, isolated from the others, but on the other side of the picture we have the leaders of France, Italy and Usa and the otheres who haven’t ideas for escaping from the crisis. It is clear that Germany will must accept the euro bonds because the other economies can’t accept it’s economic expansion against their grow, no longer. However nobody considered the voices of all those people that were outside, on the street, shouting against banks and against the high Finance: the people of “Occupy Wall street”.To be more realistics we can say that the Finance itself, that get together in the summit, pretended to not listen to those voices that came from the street. It’s more realistic to say that these meetings are just for the media world. For this reason is very important to support “occupy Wall Street”, because just from this kind of movement the political awareness of people can comes out, all over the world. Only from people this kind of things can change, on the contrary there isn’t a way to escape from this situation. People has the power, but just if they are togheter and if they don’t give up.
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