Memorie di un sognatore (Fëdor Dostoevskij e forse me)

Memorie di un sognatore (Fëdor Dostoevskij e forse me)

…Mi torna alla memoria,per esempio, che qui, proprio un anno addietro,
in questo stesso periodo, in questa precisa ora, erravo per questo medesimo
marciapiede, sconsolato come adesso! E ti viene da pensare che anche allora
i sogni erano tristi e, sebbene anche prima nulla ci fosse di più lieve, hai
tuttavia l’impressione che tutto, invece, lo fosse e che vivere fosse più facile
e più tranquillo, e che non ci fossero questi neri pensieri che ora ti serrano 
nella loro morsa, questi rimorsi tetri, cupi che ora non ti danno pace né giorno,
né notte! E ti chiedi: dove sono dunque i sogni tuoi? E, scotendo il capo, dici:
come veloci volano gli anni! E ancora ti chiedi: che ne hai fatto di quei tuoi anni?
Dove hai seppellito il tuo tempo migliore? Sei vissuto oppure no? Guarda, dici a te
stesso, guarda come il mondo diventa freddo! Passeranno ancora degli anni
e dopo di essi verrà la cupa solitudine, verrà, appoggiata alle stampelle, la
tremante vecchiaia, e poi angoscia e desolazione… Impallidirà il tuo
fantastico mondo, appassiranno e moriranno i sogni tuoi e cadranno come
le foglie gialle dagli alberi… Oh, Nàstenka! Sarà triste restar solo,
completamente solo, e non avere neppur nulla da rimpiangere, nulla,
proprio nulla… perché tutto quanto perderò, non è stato che nulla, uno
stupido, tondo zero, nient’altro che sogno!»

Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche (Белые ночи)

Torniamo a studiare i classici, hanno già detto tutto e, spesso, nel modo più bello!

Ma come sono buoni gli americani…

Ma come sono buoni gli americani…

Sono di oggi le indicazioni date dal presidente Obama agli europei Barroso e Van Rompuy circa le direttive da prendere per il futuro economico dell’eurozona. Il Fondo Monetario Internazionale è praticamente guidato dagli Usa che ne sono “il socio” di maggioranza relativa e per giunta non ha che risorse per 400 miliardi di dollari (grosso modo un terzo del debito di Italia e Spagna per i prossimi 3 anni). Morale: la crisi viene fuori da loro, loro stabiliscono come poter ritirare su le sorti del dollaro, bollito da un’economia disastrata dalla finanza “spericolata” delle sue banche d’investimenti, loro stabiliscono a tavolino il default di Paesi europei presi di mira sistematicamente, loro danno le ricette su come devono provare ad uscirne mentre le agenzie di rating stabiliscono che la moneta europea è finita: ma come sono buoni gli americani, molto altruisti, veramente…
Ed intanto i notiziari e giornali americani distinguono la loro crisi dalla nostra…
Elegia laica

Elegia laica

Si è soli quando si nasce e si urla la propria disperazione al mondo
C’illudiamo di percorrere in nostro cammino terreno in compagnia
Ci aggrappiamo alla speranza di non essere soli nel breve viaggio che facciamo
Saremo soli quando lasceremo le nostre illusioni per l’ultimo viaggio dal quale non v’è ritorno
Beati coloro i quali non se ne rendono conto: di loro è il regno terreno.

Di tutti gli altri è la disperazione profonda!

Romae duo fuere viri virtute…

Romae duo fuere viri virtute…

Romae duo fuere viri virtute sed diversis moribus: Marcus Cato et Caius
Caesar. Eis genus, aetas, eloquentia prope aequalia fuere, magnitudo
animi par, item gloria, sed Caesar beneficiis ac munificentia magnus
habebatur, integritate vitae Cato. Ille mansuetudine et misericordia
clarus factus, huic severitas dignitatem addiderat. In altero miseris
perfugium erat, in altero malis pernicies: ille facilitati (duttilità)
serviebat, hic costantiae. Alteri liberalitas, alteri parcitas laudi fuit.
Postremo Caesar in animum induxerat laborare et vigilare, negotiis
amicorum intentus sua neglegere, petentibus denegare nihil quod dono
dare posset; sibi magnum imperium, exercitum, bellum novum exoptabat,
ubi virtus, cui solum studebat, enitescere posset.
At Catoni studium modestiae, decoris, sed maxime severitatis erat: non
divitiis cum divitibus certabat, sed cum strenuis virtute, cum modestis
pudore, cum inncente abstinentia certabat; esse quam videri bonus malebat:
ita, quo minus petebat gloriam, eo magis illum assequebatur.
Gaius Sallustio Crispo, De coniuratione Catilinae, 53-54
Furono due gli uomini di Roma con ingenti virtù ma diverse usanze: Marco
Catone e Caio Cesare. Essi furono quasi uguali per nascita, per età, per
eloquenza, pari la grandezza d’animo, e anche la gloria, ma Cesare era
stimato grande per liberalità e munificenza, Catone per integrità di
vita. Il primo si era fatto illustre con l’umanità e l’inclinazione alla
pietà, al secondo aveva aggiunto dignità il rigore. L’uno era il rifugio
degli sventurati, l’altro la rovina dei malvagi: quello serviva per la
duttilità, questo alla stabilità. All’ uno fu elogiata la benevolenza,
all’ altro la moderazione. Infine Cesare s’era prefisso nell’animo di
lavorare senza tregua e di vegliare, di trascurare i suoi interessi per
dedicarsi a quelli degli amici, cercando di negare nessuna cosa che
potesse dare; per sé desiderava una grande potenza, un esercito, una
guerra nuova, dove il suo valore, che solo desiderava, potesse risplendere.
Catone, invece, aveva amore per la modestia, la dignità e la severità.
Non lottava col ricco per la ricchezza, né col fazioso per gli intrighi; ma con il
valoroso per la virtù, con il modesto per il pudore, con l’onesto per l’integrità.
Preferiva essere retto più che sembrarlo, così che quanto meno inseguiva la
fama, tanto più se la guadagnava.

Gaius Sallustio Crispo, De coniuratione Catilinae, 53-54
Che dire?  Come i nostri politici… dalle parti opposte, anche loro sono uguali, purtroppo per noi però in negativo!

 
Il peccato mortale della ribellione finanziaria

Il peccato mortale della ribellione finanziaria

Notizia di oggi è che Moody’s ha “lanciato l’allarme” circa un possibile default di diversi Paesi dell’eurozona. Ma pensa un po’! Guarda caso tutto porta a pensare che ci sia una regia ben coordinata dietro per far letteralmente fallire l’euro e permettere al disastrato dollaro di poter riprendere il ruolo da protagonista che ha avuto fino al nuovo millennio. Ciò che sconcerta maggiormente, però, è che le maggiori economie del vecchio continente sembrino “subire” passivamente questo che ormai, anche agli occhi di un cieco, si sta delineando sempre più come un comportamento stabilito a tavolino da pochi “poteri forti”, che dietro l’anonimato della parola “mercati”, lucrano in realtà sulle spalle di intere nazioni semplicemente stando dietro una scrivania. Alla luce di tali avvenimenti sembra così “strano” che gli stessi mandanti di tali speculazioni finanziarie si siano organizzati per mettere a capo dei governi e delle rispettive economie persone che in qualche misura siano a loro sodali? Possibile che nessuno sappia cosa fare difronte una situazione che ha del paradossale? Il debito accumulato a causa delle speculazioni finanziarie messe in atto da questi “signori” siamo proprio sicuri che vada pagato? Perché non iniziare a chiederselo? E’ forse un peccato mortale iniziare a dubitare che le cose debbano per forza andare come hanno deciso pochi uomini nel chiuso di una stanza? Se la politica non sa dare risposte a tutto ciò non si può non vedere il pericolo di una repressione voluta da quegli stessi “poteri forti” a seguito delle più che probabili manifestazioni di protesta da parte della “gente comune” che non ce la fa più ad andare avanti, dovendo pagare il conto salatissimo della cosiddetta “crisi”. Allora si dirà che è inaccettabile lasciare che il malcontento popolare si esprima alla fine, per forza di cose, anche in modo violento!
L’origine della diseguaglianza fra gli uomini

L’origine della diseguaglianza fra gli uomini

“Il primo che, avendo cintato un terreno, pensò di dire questo è mio e trovò delle persone abbastanza stupide da credergli fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassini, quante miserie ed errori avrebbe risparmiato al genere umano chi, strappando i pioli o colmando il fossato, avesse gridato ai suoi simili: ‘Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore! Se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno, siete perduti!'”
Jean Jacques Rousseau, Discorso sulle origini e i fondamenti della disuguaglianza fra gli uomini


“Le premier qui ayant enclos un terrain s’avisa de dire : Ceci est à moi, et trouva des gens assez simples pour le croire, fut le vrai fondateur de la société civile. Que de crimes, de guerres, de meurtres, que de misères et d’horreurs n’eût point épargnés au genre humain celui qui, arrachant les pieux ou comblant le fossé, eût crié à ses semblables : “Gardez-vous d’écouter cet imposteur ; vous êtes perdus si vous oubliez que les fruits sont à tous et que la terre n’est à personne!”

Jean Jacques Rousseau, Discours sur l’origine et les fondements de l’inégalité parmi les hommes
Torniamo a studiare i classici. Sono la via per la salvezza!
Mors tua… vita mea… more or less!

Mors tua… vita mea… more or less!

It’s very interesting to see how is going on the economic situation in these last months in Europe. Continuous attacks to the european currency, negative valutations on economy of each country, sistemic attacks on the titles of the european stocks. It seems like to partecipate to a funeral: the funeral of the Euro area. It’s very peculiar to examine how the situation is evolving like in 1992, more or less. Let’s try to see better the situation: it’s true that if the Euro will be destroyed it will be a big problem for the global economy, however it’s very simple in that moment to do shopping in countries that are crashed down. I know that many people could say that I’m a stupid thinking to a conspiracy of the strong anglo-american economic powers, but it’s of today the declaration of many of the biggest international banks about this possible scene. It’s also interesting to look after the way of thinking of the German leader, mrs Merkel: it could be convenient for her country to partecipate to this shopping party. It isn’t just a game played on the economic field: Draghi, Monti, Papademos are men who come from those strong powers I was talking about before. One of our oldest political leader, Giulio Andreotti, told one time: “Thinking bad it’s a sin, but it’s the truth, often”…
Take a look on these articles: euro 1   euro 2   euro 3
Theme: Overlay by Kaira
Everybody lies